La definizione, coniata dalla genialità creativa di Sergio Zavoli, col passare del tempo si è imposta come straordinariamente appropriata per evidenziare la specificità del maestro. Infatti per un lungo periodo nella vita artistica di Franco il vento è stato sempre presente, palpabile e vigoroso. Basta fermarsi a guardare le sue prime opere per sentire la sensazione del vento in faccia: a volte associato al suo possente ululato, a volte delicato con la sua brezza leggera, a volte intriso degli odori dei pollini che trasporta e dei sapori delle cose buone che accarezza.
Poi il tempo è passato e Franco si è evoluto, sia come artista che come persona, diventando così cittadino del mondo. Quel cittadino del mondo che si ferma nei posti che visita per respirarne l’aria e per comunicare con le persone che incontra anche per capirne le emozioni più riposte; emozioni che poi ha trasformato in bellissime monografie artistiche e tra queste: i luoghi del mito mediterraneo, la gente di mare della vibrante Cuba e il coloratissimo mondo Keniota.
Le monografie artistiche di Franco Azzinari sono quasi sempre centrate sui volti delle persone, volti che scoprono emozioni più profonde, ne descrivono gli amori, i sogni, le speranze e anche la tanta fatica quotidiana.
E’ straordinaria la capacità del maestro di trasformare persone comuni in giganti mostrando la loro fierezza e la loro dignità di essere.
Ora Franco si è evoluto ancora, passando dalle persone comuni alle espressioni dei volti dei grandi della storia recente e contemporanea.
Tra i personaggi dipinti dal maestro, un posto di rilievo è tenuto da Ernest Hemingway di cui ricordiamo la bellissima monografia “Looking for Hemingway” del 2013. Poi ancora troviamo Gabriel Garcia Marquez (2011) descritto nella monografia artistica “Espressioni di Gabriel Garcia Marquez” ed infine la più recente monografia pittorica dedicata al leader massimo Fidel Castro, denominata ”El Rostro de la Historia” in occasione del suo ottantaseiesimo compleanno.
In continuità con i lavori sui grandi della storia, oggi presentiamo una nuova ricerca intimistica condotta da Franco Azzinari centrata sul maestro del cinema Francis Ford Coppola.
Francis Ford Coppola ha realizzato nel corso della sua carriera film di grande successo come “Il padrino” del 1972, “Apocalypse Now”del 1979, “Bram Stoker’s Dracula” del 1992 fino al recente “Twixt” del 2011, che lo hanno collocato tra i grandi della storia del cinema americano assieme a Brian De Palma, George Lucas, Martin Scorsese e Steven Spielberg.
I rapporti di Coppola con l’Italia ed in particolare con la Basilicata, sono fortissimi. Infatti a Bernalda, cittadina di origine del nonno Agostino, ha acquistato un antico palazzo per trasformarlo nel “Palazzo Margherita”, Resort di grande prestigio e sua residenza italiana preferita. E’ a Palazzo Margherita che Franco incontra per la prima volta il maestro del cinema iniziando questa straordinaria collaborazione che ha dato come risultato questa monografia artistica.
Le opere di Franco su Coppola contenute in questa monografia non sono semplici dipinti su tela, ma sono opere animate capaci di espandersi e riempire tutto lo spazio circostante.
I tratti maturi del volto di Coppola, la rugosità ed i colori della sua pelle, l’ossatura delle mani, la vivacità dei suoi occhi, la profondità dello sguardo, il vissuto storico della possente barba, magicamente armonizzano con i colori utilizzati dal maestro trasformando immagini statiche in entità multidimensionali che, prima rarefatte, poi sempre più nitide e definite si trasformano, nell’immaginario dell’osservatore, in forme quasi ologrammatiche multidimensionali.
Ma la magia non si ferma e continua ad evolversi, cosi le immagini già animate, crescono e si sviluppano nella “realtà emozionale aumentata” ovvero nel mondo dove l’arricchimento delle percezioni sensoriali si realizza, non attraverso le tecnologie ma, mediante le percezioni emozionali dell’arte.
In questo nuovo paradigma, il maestro Azzinari associa i tratti emozionali di Francis Ford Coppola a vari sfondi: i campi di grano cullati dal vento lucano; l’immagine del castello di Bernalda molto cara al maestro del cinema; i vicoli e le case di Matera patrimonio dell’UNESCO e capitale europea della cultura e di altri piccoli insediamenti urbani tipici del territorio lucano compresi gli interni della sua residenza di Bernalda.
Sarà stato il fato, ma dall’incontro di questi due maestri dell’arte è nato un nuovo modo di fare arte tra artisti che io oserei definire della “contaminazione reciproca”. E’ la magia dove i due artisti si integrano, si complementano, si influenzano, si arricchiscono della conoscenza reciproca, fornendo così valore aggiunto alla sommatoria dei loro valori individuali.
Mi piace definire il nuovo Franco Azzinari come il pittore delle emozioni ed i suoi dipinti come “ologrammi emozionali della realtà aumentata”. Anche perché ci fanno viaggiare in spazi dove vivono le emozioni profonde dell’essere umano come l’irrequietezza e la voglia di sognare.
Renato Guzzardi