EL ROSTRO DE LA HISTORIA
Franco Azzinari e Fidel Castro
Catalogo pagine 75 presentato durante la mostra “El Rostro de la Historia” Casa del Alba Cultural de la Habana – Cuba
Franco Azzinari incontra per la prima volta Fidel Castro il 6 novembre 2000 nell’Avenida de los Presidentes a l’Avana, durante le celebrazioni per l’erezione di una statua dedicata al Presidente messicano Benito Juárez. Il Maestro è in compagnia di Miguel Barnet che, in qualità di deputato del governo cubano, gli fa superare tutti i controlli di polizia. “L’emozione è stata grande – racconta Azzinari -. Il Comandante mi salutò molto cordialmente e io gli dissi che ero innamorato del suo paese e gli spiegai il lavoro che stavo facendo su Cuba. Lui mi fece capire che era già informato di tutto”.
Nel maggio del 2001 il ministro della cultura Avel Prieto telefona ad Azzinari per dirgli che Fidel Castro voleva invitarlo a cena: “Quella sera eravamo in sette, tra cui Miguel Barnet, Avel Prieto e Carlo Lager. La cena è iniziata alle 10.00 ed è finita alle 4.00 del mattino. Mi ricordo che dopo due ore Fidel, sempre vestito con la mimetica militare, si è assentato per circa quindici minuti per andare a fare un po’ di ginnastica e al suo ritorno ho notato che aveva messo le scarpe Adidas. Mentre mangiavamo il pesce, il Comandante mi ha parlato molto della rivoluzione. Io, a dire il vero, ero molto concentrato a studiare il suo volto, mentre lui parlava e gesticolava con le sue mani affusolate dalle unghie corte e ben curate. Fidel era felice di farsi ritrarre ed io ho approfittato per fargli qualche schizzo. Quella sera ho avuto un grande privilegio nello stare in compagnia di un vero mito, di una leggenda vivente. Terminata la cena l’ho salutato con un “VIVA FIDEL, VIVA CUBA!!!” E lui mi ha risposto dicendo “VIVA FRANCO, VIVA L’ITALIA!!!” Il giorno dopo mi dovevo recare all’aereoporto per la partenza e non riuscivo a smettere di pensare al Comandante e a come immortalarlo. Mi sono concentrato moltissimo e al mio rientro in Italia gli ho dedicato, con grande piacere, un quadro a olio su tela di cm. 50×70″.
Dopo circa dieci anni Azzinari matura l’idea di dedicare a Fidel una ventina di tele, evidenziando quasi sempre le sue mani che si muovono in sintonia con il movimento delle sue labbra, quasi come se anche le mani parlassero. Il 5 luglio 2012 è stata inaugurata presso la Casa del Alba Cultural de La Habana la mostra El Rostro de la Historia che comprende venti opere su tela di cm. 100×100, dipinte da Azzinari in bianco nero e venti gigantografie realizzate dal fotografo Alex Castro, figlio del Lider Maximo.
Miguel Barnet
È certo che i poeti
colgono istanti della vita
e li fissano nella storia.
Generalmente il passato
vago e nostalgico.
O il presente immediato
con i suoi fuochi sottili
e i suoi riverberi.
Però che difficile afferrare il futuro
e collocarlo per sempre
nella vita di tutti i poeti,
di tutti gli uomini.
Due uomini, due artisti, osano captare i gesti più eloquenti, lo sguardo savio e riflessivo e il più completo profilo di un uomo che illuminò il suo tempo, il tempo futuro che fu sempre il suo: Fidel Castro. Franco Azzinari con devozione e maestria e Alex Castro con affettuosità e obiettivo acuto ci mostrano in questa esposizione un uomo nella sua piena maturità, un uomo che cambiò il destino di un continente e che diede al suo paese tutta la dignità che la storia passata gli aveva fatto perdere. Ecco qui un Fidel diverso, intimo, familiare.
Leggi tuttoEternamente Fidel – Yuliat Danay Acosta
Lo scrittore inglese Raymond Drake diceva che “il mito non è immaginazione e neanche una vaga finzione del passato, bensì una tradizione orale, ricordi intensamente stampati nella mente collettiva”. Se stabiliamo analoghi collegamenti, si possono trovare coincidenze tra i classici miti greci e quello degli altri popoli, tra gli antichi e i contemporanei, tra l’invisibile e il tangibile, tra gli eroi di ieri e gli uomini di oggi. È proprio questa relazione che pretende stabilire il pittore Franco Azzinari nella mostra intitolata “Il volto della Storia”. Venti tele intendono catturare la figura di uno degli uomini più importanti di tutti i tempi: Fidel Castro. Originario di una terra ricca di mitologia, Azzinari ha visto in Fidel una figura in cui convergono i miti: “Fidel è un guerrigliero. Io sono nato nello stesso posto in cui sono nati i grandi guerriglieri greci. A Fidel lo rappresento come un Dio greco. Se fosse nato mille anni fa lo sarebbe stato sicuramente, perché i miti vengono creati dalle gesta, e Fidel per le sue opere sarà eterno”.
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